Voleri: era una persona dal sorriso autentico

Contrariamente a quanto si usa in questo blog, qui non sono io a scrivere: apro l’uscio della mia “casa di carta (virtuale)” alla testimonianza su don Vincenzo Savio da parte di alcuni fra quanti lo hanno conosciuto di persona

di Marco Voleri

La figura di don Vincenzo Savio accende in me il ricordo di quei pomeriggi soleggiati e spensierati all’oratorio, dove l’eco delle risate si mescolava ai passi sul cortile che è stato giovinezza per molti ragazzi livornesi. Da bimbo mi è rimasto impresso il suo sorriso, che non è cambiato di una virgola da quando era parroco a quando ha avuto occasione di tornare ai Salesiani in veste di vescovo ausiliare, come in questa foto.

Era un uomo dal sorriso vero, di quelli che rimangono impressi nella memoria, come i sorrisi che poi, in fotografie come questa, si ritrovano a far capolino accanto al suo. Ero un bimbo ma ricordo bene il tono della sua voce. In quell’oratorio si è giocato, si è pregato, si è vissuto: un pezzo di vita che, grazie a figure come don Vincenzo, si è trasformato in un patrimonio di amicizie vere, che resistono ben oltre il tempo dei calci al pallone e delle corse in bicicletta. Don Vincenzo, uomo e vescovo sorridente, ha tracciato percorsi di vita. E un bimbo, un adolescente, i sorrisi veri li ricorda.

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